La prima generazione incredula. 

Armando Matteo

Se esiste, allora, come riteneva Walter Benjamin, "un misterioso appuntamento tra le generazioni", tale appuntamento oggi si consuma esattamente qui, intorno alla questione di che cosa significa "essere adulto", di che cosa significa "crescere", "amare", "morire", "generare", "fare festa", "ammalarsi", "tenere alla giustizia", "guadagnare", "essere al mondo". Le risposte che oggi circolano - le risposte degli adulti - non soddisfano più i nostri ragazzi e i nostri giovani ed è proprio in tale sospensione delle risposte che il cristianesimo può, deve innestare il suo annuncio del Vangelo.

  • Siamo gli ultimi cristiani?

A cura di Daniele Rocchetti, delegato nazionale alla Vita Cristiana

... Jean Marie Tillard: "Siamo gli ultimi cristiani?" (Queriniana). ... in mondo sempre più secolarizzato, le Chiese  saranno chiamate a raccogliersi attorno all'essenziale: la Parola di Dio, la cura liturgica che ha il suo cuore nell'eucarestia, la passione per la città.  Il resto conta poco.

Da questa crisi, potrebbe uscire una chiesa più umile, una pastorale meno obesa, un ascolto più vero di quello che vivono le persone e di quello che Dio ci chiede. Perché non siamo i padroni della fede, ma i collaboratori della grazia."

Enzo Biemmi

CAMBIO DI EPOCA papa Francesco a Firenze 2015. 

... Noi oggi siamo chiamati ad abitare questi tempi incerti facendocene carico vivendoli come un tempo favorevole.

Senza rimpianti come Ger 29 5-7 ... costruite case piantate orti e mangiatene i frutti. Prendete mogli e mettete al mondo bambini. Moltiplicatevi lì e non diminuite. Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare, perché dal suo benessere dipende il vostro benessere.

Il tempo d'esilio per Israele è il tempo più importante perché da lì che riparte un nuovo inizio. Israele in esilio fu obbligato a reinventarsi, a nuovi stili di vita a nuovi codici comportamentali e linguaggi.
Accettò il rischio dell'incertezza. 

Bonhoeffer: abbiamo imparato che non possiamo concepire progetti nemmeno per l'indomani, che quanto abbiamo costruito viene distrutto la notte successiva e che la nostra vita senza quella dei nostri genitori è diventata informe e frammentaria. Posso soltanto dire: non vorrei vivere in nessun altro tempo che il nostro anche se esso è così indifferente al nostro benessere esteriore. 

(Brunetto Salvarani)

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia