la musica nel cuore

04.11.2020

LA MUSICA NEL CUORE regista August Rush

genere Drammatico - USA 2006 - durata 100'

«Ascolta! La senti? La musica! Io la sento dappertutto: nel vento, nell'aria, nella luce... È intorno a noi. Non bisogna fare altro che aprire l'anima. Non bisogna fare altro che ascoltare».

Inizia così il film di Kirsten Sheridan, La musica nel cuore - August Rush: con la voce di un bambino e suoni d'ambiente a cui seguono le immagini di un campo di grano mosso dal vento, dove lo stesso bambino dirige un'immaginaria sinfonia naturale.

... la forza di questo piccolo film non sta nella trama, bensì nel modo in cui dà forma visiva e sonora alla «fede» di August. È il piano della «rappresentazione» quello che conta: il modo in cui il film riesce a mettere in scena «la Musica» come linguaggio dell'universo, che attraversa la creazione, trasforma in armonia suoni diversi e dissonanti, dà senso e speranza agli smarriti, chiama a unità le vite degli individui. Questa musica è espressione dello Spirito, che mette - chi sa stare in ascolto - in contatto con l'origine di tutto.

« Sai che cos'è la musica? È una congiunzione armonica tra tutti gli esseri viventi. È Dio che ci ricorda che esiste qualcos'altro in questo mondo! ».
La natura simbolica del discorso filmico è svelata dalla figura ambigua e contraddittoria del Mago.
È lui a suonare la musica che fa incontrare Laila e Louis, i genitori del protagonista; è lui a dare ad August lo strumento per esprimersi e un nome nuovo. Questo Mago sembra rappresentare la libertà dello Spirito: quel vento che soffia dove vuole, di cui senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va (cfr. Gv 3,8)

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